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La balena è un animale che si mostra solo a chi sa aspettare: creatura colossale e opalescente, sfugge allo sguardo e come Moby Dick "elude cacciatori e filosofi". L'incontro con lei è fulmineo e fatale; può avvenire in mare, tra i calanchi ossuti degli Appennini, in un museo o scrutando la volta celeste. Nei secoli è stata mostro mitologico e ispiratrice di racconti, fonte di sussistenza e oggetto di devozione, immagine ossessiva che inghiotte e accoglie all'interno del proprio ventre. Per l'artista Claudia Losi diventa un'idea fissa nel 2004. Da quel momento prende il via un'impresa che si declina in molteplici forme e azioni attorno al corpo itinerante di una balenottera comune, ricostruito in tessuto di lana grigia a grandezza naturale. È Balena Project, entità viva che si muove e calamita storie in giro per il mondo, assorbendo suggestioni e mutando continuamente aspetto. "The Whale Theory", capitolo conclusivo di questo viaggio, ne è la materializzazione letteraria. Libro d'artista che custodisce strane e segrete meraviglie, è anche una bussola che consente di ripercorrere questa lunga esperienza poetica attraverso illustrazioni, fotografie e testi, facendosi luogo di incontro di competenze e sguardi diversi, in una polifonia di voci che si mescolano al canto dei cetacei. Lanciata audacemente nell'abisso, Claudia Losi vi si perde con grazia e lascia affiorare una geografia marina fatta di parole e visioni che hanno nutrito l'archetipo della balena nel suo immaginario privato come in quello collettivo: un inno dedicato al mistero di questo imponente abitante degli oceani e alle narrazioni che hanno accompagnato la nostra storia di esseri umani.